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Gira che ti rigira, è sempre la stessa storia.

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Questo è l’ultimo articolo di Fred Reed; scrittore e giornalista americano; ex inviato di guerra ed esperto di questioni militari, nonché ex-Marine veterano decorato della guerra del Viet Nam. Se vi interessa saperne di più, potete leggere la sua biografia su:  http://www.fredoneverything.net/biography.shtml   È il commento amaro di un soldato sugli ultimi fatti di sangue in Afghanistan, dove un militare americano, (c’è chi dice più di uno) ha ucciso sedici civili. Checché se ne pensi delle motivazioni della guerra, Reed ha ragione. Le forze armate di un paese democratico possono vincere una guerra protratta nel tempo, contro un nemico difficile da definire, solo con il sostegno dell’opinione pubblica del loro paese e senza infliggere sofferenze alla popolazione civile  del paese in cui si svolge il conflitto. Ma il soldato è indotto dall’addestramento che riceve a disumanizzare il nemico, e anche la popolazione del paese in cui combatte; per cui, benché le forze armate rimanga

Il Potere Aereo

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Fred Reed è un giornalista e scrittore americano. Veterano decorato del Viet Nam, reporter di guerra, giornalista esperto di questioni militari e poi cronista del Washington Times. Vive in Messico. I suoi pezzi si possono leggere (in inglese) su: http://www.fredoneverything.net Il seguente è un articolo sull'impiego dell'aviazione nella guerra al terrorismo, ma più in generale sul fascino che gli aerei militari esercitano sulla gente. Il sottotitolo originale dell'articolo era: "Zooming and Booming for the Sheer Hell of It" che purtroppo nella traduzione perde molto; ma è ovvio che un aereo da caccia che zooma e booma abbia una certa attrattiva che finisce per attrarre anche una bella fetta del bilancio della difesa. Come dice Reed, naturalmente un aereo da caccia ha ancora un suo ruolo importante nell'arsenale di un'aeronautica militare: bisogna mantenere il controllo del cielo sopra il campo di battaglia, fornire copertura aerea alle flotte nav

Ethics without God?

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About a month ago on James Altucher 's very popular blog,  someone asked a question: how do you find ethics without religion? (You can read the question and answer section right here: http://www.jamesaltucher.com/2012/02/ask-james-global-warming-facebook-more-crappy-people-and-how-many-dates-before-you-know/  ) I believe Italian author Francesco Agnoli gives a very convincing answer in this page of his book: " Perché non possiamo essere atei" (Why we can't be atheists). The book was published by the Italian publisher Piemme in 2009. I translated and edited the page, for brevity, previous permission from UCCR, Unione Cristiani Cattolici Razionali. You can find the original article in Italian here:   http://www.uccronline.it/2012/02/22/ha-senso-la-morale-senza-dio-rispondono-dostoevskij-e-francis-collins/     Translating from Italian to English is difficult. At least for me. I hope what I wrote is easily readable. I welcome your comments. Thank you.

Teocrazia Democratica

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Questa è la traduzione di un articolo di David Harsanyi, apparso sulla rivista Reason, reason.com il 15 febbraio 2012. http://reason.com/archives/2012/02/15/commerce-is-the-culture-war L'articolo pone l'attenzione sul fatto che la battaglia in corso a Washington, in questi giorni, è apparentemente un scontro sulla regolamentazione delle compagnie di assicurazione che offrono polizze di assistenza sanitaria, ma è in realtà un vero e proprio conflitto culturale fra due concezioni radicalmente diverse della libertà individuale. Buona lettura. Il conflitto culturale è nel commercio. Quando lo stato impone alla gente cosa comprare e vendere, gli impone in realtà molto di più. Di David Harsanyi.     (Traduzione e rielaborazione di L. Pavese) È sempre molto curioso osservare i difensori della cosiddetta “libertà di scelta” cercare di decidere quale scelta difendere e quale scartare, nell’interesse del “bene comune”. Se voi siete convinti che la scelta del govern

Airbag? L'ordigno a orologeria nella plancia.

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Questa è la traduzione di un articolo del 26/2/2012 di Eric Peters , automobilista, motociclista, restauratore di auto e motociclette e autore libertario. La url dell’articolo originale è: http://epautos.com/2012/02/26/the-ticking-time-bomb-in-your-dashboard/ Il senso dell’articolo è un po’ sempre quello delle mie ultime traduzioni, (anche se apparentemente si tratta di un argomento tecnico): l’intervento governativo nell’attività umana (di stampo paternalistico nel caso in questione: l’imposizione dell’obbligo delle airbag), anche se benintenzionato e in buona fede, spesso, (se non sempre) causa un danno economico, che va ad affliggere proprio colui che si vorrebbe proteggere, cioè il “consumatore indifeso”, considerato dallo stato, che vuol farci da balia, incapace di fare le sue scelte, anche in termini di sicurezza. Buona lettura. I vostri commenti saranno molto apprezzati. L.Pavese L’ordigno a orologeria nella plancia. Di Eric Peters (traduzione e riadattamento di L.