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Showing posts from December, 2012

Come t'ammazzo otto cilindri con un CAFE.

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Ovvero,  quando uno stato moraleggiante distrugge una tecnologia collaudata ed economica. In morte del motore V-8. di Eric Peters (traduzione di Leonardo Pavese). I motori V-8 (cioè con otto cilindri disposti a V) stanno per sparire, di nuovo. La prima estinzione di massa era occorsa all’incirca fra la fine degli anni 1970 e gli inizi degli anni 1980, come conseguenza della prima bordata di diktat governativi conosciuta col nome di CAFE (Corporate Average Fuel Economy: le norme sul consumo medio per le auto di produzione industriale). Il CAFE imponeva che le auto ( ma non le camionette ) fossero capaci di almeno 22,5 mpg (miglia per gallone americano. Circa Km 9, 52 con un litro), altrimenti i costruttori che avessero continuato a produrre certe auto dissipatrici sarebbero stati colpiti da sanzioni anti-ingordigia, che poi a loro volta avrebbero scaricato sul consumatore. Tutto ciò rese anti-economica (almeno per l’epoca)  l’automobile familiare  a trazione posteriore di gr

Ignoranza a prova di proiettile

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Illustrazione di Ginette Callaway L'invincibile ignoranza. di Thomas Sowell (Traduzione di L. Pavese). Ma è proprio inevitabile che ogni evento tragico, in cui qualcuno spara contro un gruppo di persone, faccia emergere la totale ignoranza di coloro che propongono il “controllo” delle armi da fuoco? L’errore chiave delle cosiddette norme di controllo delle armi è che certe leggi in realtà non le controllano affatto, ma non fanno altro che disarmare i cittadini rispettosi della legge, mentre coloro i quali sono più inclini alla violenza trovano tutte le armi che vogliono a loro disposizione. Se i fanatici della restrizione delle armi da fuoco avessero solo un po’ di rispetto per il dato di fatto lo avrebbero scoperto un bel po’ di tempo fa, perché nel corso degli anni sono stati fatti numerosi studi, i quali non lasciano più nessun dubbio sul fatto che le leggi intese alla limitazione delle armi da fuoco siano non solo futili ma anche controproducenti.                 Le loc

When Green shoots Blue.

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Italian Army's Pumas and the Afghan former royal palace. Italian Army Corporal Tiziano Chierotti was killed by Afghan soldiers. by Gianandrea Gaiani (Translated by L. Pavese). The credibility of the Italian military news releases, between silence and politically induced censorship, has always been shaky; but these days it really looks like it’s about to collapse. After the information regarding the costs of the F-35’s fighters (for the Italian Air Force and Navy), which were published after having been “discounted” quite a bit, and the silence about the final bill for the military parade of June 2nd, the latest serious episode concerns the death of Army Corporal Tiziano Chierotti, the fifty-second Italian casualty in Afghanistan.  Chierotti was killed on the 25th of October by Afghan “soldiers” in the village of Siav, 20 kilometers from the headquarters of the 2nd Italian Alpine Regiment in Bakwa (in the province of Farah).  Fausto Biloslavo tells the story on the