Il massacro continua

La seguente è la seconda parte del racconto dei fatti del tragico 16 giugno 1955 a Buenos Aires; quando elementi delle forze armate tentarono di eliminare il capo di stato argentino, mediante un bombardamento della Casa Rosada, cioè la sede del ramo esecutivo del governo. (La prima parte della cronistoria è qui ,e forse sarebbe meglio che leggeste le varie parti in ordine). Ci sono alcune considerazioni da fare: mi pare molto strano che gli ufficiali dell'Aviazione Navale Argentina che pianificarono l'attacco non si rendessero conto delle limitate capacità dei loro relativamente modesti bombardieri: riuscire a colpire con precisione il presidente, senza neanche sapere esattamente dove fosse, era praticamente impossibile. Quindi, l'attacco sembra essere, almeno secondo me, un "regolamento di conti" fra le diverse forze armate ( e qui bisognerebbe approfondire la storia argentina, per capire la rivalità, per esempio, fra la Armada e l'Esercito). E questo odio