Ron Paul in italiano


Questa è la traduzione di un pezzo pubblicato da The Daily Bell ( thedailybell.com ), il 14 febbraio. In questo breve articoletto Ron Paul commenta la recente reazione dell'opinione pubblica americana alla politica sanitaria del governo federale, e pone l'attenzione, in poche righe, su un problema che invece minore non è ma enorme. Cioè la grave contraddizione fra l’azione governativa dell’amministrazione Obama e lo stesso spirito della nazione americana, per non parlare dell’ovvia violazione dei principi di libertà individuale, inclusa la libertà assoluta di culto, alla base del Primo (e più importante) Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti. Questa è la url dell'articolo:
http://thedailybell.com/3608/Ron-Paul-The-Latest-Obamacare-Overreach
Mi è piaciuto non perché fosse particolarmente ben scritto, ma perché, in poche righe Paul mette il dito su un problema serissimo: e cioè se lo stato, che non è altro che l'organizzazione che in quel momento detiene il monopolio della forza, seppur con l'autorità di un mandato democratico, abbia il diritto di imporre la sua visione della vita, (inclusa l’importanza che dà alla vita stessa) al resto della popolazione; la quale, non dimentichiamolo, è composta da individui che, almeno negli Stati Uniti d'America, godono di diritti naturali che, persino la Costituzione lo afferma, gli provengono da Dio, prima ancora che dalla legge.
Se vi interessa un articoletto più recente, di Ron Paul, sulla differenza sostanziale fra repubblica e democrazia, date un'occhiata qui. Buona lettura.






Ronald “Ron” Paul è un deputato texano anche se è nato, nel 1935, in Pennsylvania. Si è laureato in Medicina alla Duke University nel 1961. Ha prestato servizio nel personale medico della U.S. Air Force, (l’aeronautica militare statunitense), dal ‘63 al ‘65; e poi nella Guardia Nazionale dal '65 al '68. Dopo il servizio militare si è trasferito in Texas, con la moglie, dove ha aperto uno studio di ginecologia e ostetricia. Ha sempre rifiutato i compensi di Medicare e Medicaid, programmi di assistenza medica del governo federale, preferendo applicare spesso tariffe ridotte o lavorare pro bono. Ha anche rifiutato la pensione da deputato al Congresso, che gli spetterebbe di diritto. È entrato in politica relativamente tardi, nel 1971, motivato dalla svalutazione della moneta, (una tassa sul reddito in altre vesti), imposta con l’abrogazione, da parte dell’amministrazione Nixon, dello standard aureo del dollaro; che dava quindi al governo il potere di immettere sul mercato quantità illimitate di valuta, senza corrispettivo, e trasformava la moneta in uno strumento puramente politico.

Buona lettura. Il bell'acquarello degli elefanti che caricano è di Tamryn Pohl.
I vostri commenti saranno, come sempre, molto graditi.
        



Gli ultimi eccessi dell’ Obamacare.
di Ron Paul  

Molti conservatori religiosi sono comprensibilmente turbati dalla più recente delle imposizioni previste nell’ambito di Obamacare, (la legge sulla sanità dell’amministrazione del Presidente Obama), che obbligherebbe i datori di lavoro credenti, (compresi i Cattolici), a provvedere anche a pagare per i contraccettivi dei dipendenti che beneficiano, per contratto, dell’assistenza sanitaria. (Negli Stati Uniti, i datori di lavoro pagano l’assicurazione sanitaria per i lavoratori che la richiedono). Quest’obbligo comprende anche alcuni metodi contraccettivi che sono considerati abortiferi; come lo IUD, (la spirale), e la “pillola del giorno dopo.”
Ora, nel nostro paese la libertà di culto è sempre stata considerata sacrosanta. Però il governo federale, sempre più di frequente, obbliga gli americani a sottoscrivere comportamenti che molto spesso i cittadini considerano abominevoli; sia per mezzo di obblighi imposti dalle varie agenzie governative o mediante il trasferimento di fondi finanziati dal prelievo fiscale.

Ci siamo un po' rotti

Coloro che sostengono questo genere di imposizioni non si rendono conto di quanto sia grave obbligare i datori di lavoro a sovvenzionare attività che sono in profondo conflitto con le loro convinzioni religiose. Inoltre non comprendono che il rifiuto del datore di lavoro di finanziare certi comportamenti non significa affatto negare l’accesso alla sanità ai loro dipendenti. Se un datore di lavoro non passasse il pranzo gratis ai dipendenti, lo accuseremmo forse di affamare i lavoratori?
In verità, questa nuova imposizione non ha niente a che vedere con la salute, ma ha invece molto a che fare con l’industria dell’aborto e con l’odio viscerale nei confronti dei valori religiosi tradizionali. I propugnatori di Obamacare sono incapaci di condividere una visione della vita religiosa, che difenda le famiglie tradizionali, eterosessuali e magari pure numerose. Siccome la classe politica in carica detesta questi concetti, si sente in obbligo di imporre la sua idea di società ideale con la forza della legge: i genitori celibi o nubili sono nobili; la contraccezione dev’essere incoraggiata, anche in età molto giovane e il diritto di aborto deve essere sostenuto come un imperativo morale.
Per tanto, i politici in carica vorrebbero semplicemente dettare alla gente e alle aziende americane quali siano, secondo loro, i valori che debbano prevalere e quali siano i costi che debbano essere sopportati, da tutti, per promuoverli. Questa volta però sono rimasti completamente scioccati dal ruggito di ribellione causato dalle loro imposizioni: una reazione che non avevano previsto e non comprendono.

Grosz: I Pilastri della Società

Gli ospedali Cattolici sono stati messi di fronte al dilemma esistenziale di obbedire alla loro coscienza e impegnarsi in una campagna di disobbedienza civile, o chiudere i battenti perché lo stato li vuole obbligare a violare gli insegnamenti della loro fede. Quest’atto terribilmente autoritario ha turbato molti americani; e ora l’ amministrazione del Presidente Obama si trova nella posizione di dover difendere l’imbarazzante bagaglio culturale della sinistra anti-religiosa.
Naturalmente, molti personaggi Cattolici importanti, in origine, avevano sostenuto il piano Obamacare, credendo ingenuamente che, contrariamente ad ogni prova, angeli benevolenti in posti di governo avrebbero provveduto a migliorare le cure mediche per i poveri. E molti altri leader religiosi ancora danno il loro consenso ai vari programmi di assistenza sociale governativa, in genere senza rendersi conto che i beneficiari di quei soldi possono usarli per tutta una serie di cose che contrastano profondamente con il loro insegnamento religioso. Questa, tra l’altro, è la ragione per cui la beneficenza privata è di importanza vitale, ed è moralmente superiore a qualunque sistema sanitario diretto dallo stato.
La garanzia di libertà religiosa del Primo Emendamento della Costituzione è intesa proprio ad assicurare che gli americani non debbano mai anteporre le imposizioni del governo federale alla loro coscienza o alle loro convinzioni morali e religiose. La nuova politica del governo capovolge completamente questo concetto. Il problema non sono i benefici e gli svantaggi dell’aborto e dei contraccettivi. La questione è se il governo abbia il diritto di obbligare datori di lavoro privati e privati cittadini a violare il loro codice etico, semplicemente nel corso della normale amministrazione delle loro aziende o pagando le imposte.

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